Pasquale Trotta - #IlCapitano
- Il calcio a Foggia

- 27 apr 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Questo articolo segue il format "Il capitano", in cui verranno intervistati i capitani di alcune delle squadre più rilevanti in capitanata per parlare della loro carriera e del loro rapporto con il club e tifosi.
Ho avuto la possibilità di intervistare Pasquale Trotta, capitano e goleador del Manfredonia Calcio 1932, che attualmente disputa il campionato di promozione pugliese.
Classe 1987, l'esterno sipontino nasce e cresce calcisticamente a Manfredonia durante gli anni della C1. Dopo varie esperienze in squadre di eccellenza, Pasquale torna nel Manfredonia, durante il triennio 2010/2013, conquistando da protagonista la promozione in Serie D:

"Giocare con la maglia della propria città è una sensazione troppo bella perché per me quella maglia è la mia seconda pelle. Per un Manfredoniano credo sia un traguardo diventare il capitano... per me è un onore esserlo"
Dice il proverbio "Non sputare nel piatto dove hai mangiato", e Pasquale lo incarna alla perfezione. Dopo il fallimento del Manfredonia nell'estate 2018, costretto a ripartire dalla prima categoria, Pasquale decide di scendere di campionato incantato dal nuovo progetto targato presidente De Nittis:

"In estate arriva una nuova società rappresentata dal presidente De Nittis.... grazie a lui ho deciso di sposare questo nuovo progetto"
Da buon attaccante, una caratteristica che lo ha sempre distinto è il vizio del gol. Di gol in carriera ormai se ne contano più di 150, ma sul più importante non ha nessun dubbio:
"Sinceramente per me i goal sono tutti importanti.... ma quello che ricorderò per tutta la vita è il goal realizzato in finale play off per la promozione in serie D con il Manfredonia"

Ringrazio Pasquale per la disponibilità e gli auguro il meglio per il futuro.
Ecco le risposte integrali:
Sono ormai tante le stagioni con la maglia del Manfredonia, cosa si prova a giocare con la squadra della tua città? A inizio carriera avresti mai immaginato che un giorno saresti diventato capitano di questa squadra?
"Giocare con la maglia della propria città è una sensazione troppo bella perché per me quella maglia è la mia seconda pelle. Per un Manfredoniano credo sia un traguardo diventare il capitano... per me è un onore esserlo"
Dopo la stagione 2017/18 terminata con il fallimento del Manfredonia, che passa così dalla Serie D alla prima categoria, quali sono state le motivazioni che ti hanno spinto a tornare?
"La stagione del fallimento io ero andato via giocavo nel Barletta. In estate arriva una nuova società rappresentata dal presidente De Nittis.... grazie a lui ho deciso di sposare questo nuovo progetto"
Durante tutta la tua carriera sei riuscito a siglare più di 150 reti, segnando quasi in tutte le squadre in cui hai giocato. Qual è stato secondo te il gol più importante che hai segnato?
"Sinceramente per me i goal sono tutti importanti.... ma quello che ricorderò per tutta la vita è il goal realizzato in finale play off per la promozione in serie D con il Manfredonia"
Se dovessi scegliere i compagni da chiamare per un torneo, quale sarebbe la tua top 11 (compreso te stesso) di ex o attuali compagni?
"Rispondo dicendo che per il torneo sono fedele alle mie amicizie fuori dal calcio..... quindi per un torneo schiero i miei amici stretti che frequento al di fuori del campo di gioco"





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